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-Perché si tratta di un serial killer cinese e devo confessare che avevo completamente dimenticato di frugare nella storia orientale.-
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-Cinese? Avevano storici in Cina fin dal 144 a.C.?-
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-Eccome! Si tratta dello storico Sima Qian. E' lui a raccontare di Liu Pengli, un nobile della dinastia degli Han, figlio del principe Xiao di Liang, cugino dell'imperatore Jing Han, dedito ad efferatezze inimmaginabili.-
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-Un principe malvagio, dunque?-
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-Di più! Purtroppo lo fecero re della città di Jidong e con tale potere si divertì molto a terrorizzare i sudditi, i quali nei suoi 29 anni di regno, arrivarono perfino ad aver paura di uscire di casa.-
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-Mutandacce lerce! Come mai nessuno in tanti anni si è mai lamentato?-
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-Essendo Liu Pengli imparentato con la famiglia reale non osavano denunciarlo, finché non lo fece il figlio di una delle sue vittime che si recò dall'imperatore Jing Han a raccontare tutte le brutalità da lui compiute con l'aiuto del suo esercito di schiavi.-
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-Fu mandato a morte spero.-
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-Macché! I funzionari di corte chiesero la sua testa, ma l'imperatore non sopportando che un suo cugino venisse ucciso, preferì punirlo togliendogli ogni bene e mandandolo in esilio. Dopo di questo nobile malvagio non si sentì più parlare.-
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-Questo tipo le servirà molto per il suo trattato di criminologia.-
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-Esatto! Ora sai perché mi accingo a preparare la mia frittata con tartufi... a proposito mi dai una mano?-
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-Ah no! Non intendo restare. Se arrivano prima potrebbero bloccarmi qui e poi arrestarmi per colpa di qualche sua infelice uscita! Me la do a gambe, maestro!-
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