LA QUARTA LEZIONE DI FILOSOFIA DI BOMBETTO, HA QUALCHE DIFETTO! 
-Che noia! Non ne posso più! Ho appena finito la lezione di recupero di matematica, non posso sopportare anche quella di filosofia!-
-Se tu non fossi sempre distratto a scuola, non dovresti prendere tante lezioni di recupero e potresti sopportare meglio quelle di filosofia!-
-Non è colpa mia se i miei professori non sanno essere interessanti come te e il maestro Pesello e mi annoiano sempre a morte! Guarda qua che cos'ho! Sono carte antiche comprate da mio padre ad un'asta, adesso non ne fanno più di così ben disegnate... che ne pensi se ci facciamo una briscola mentre aspettiamo il maestro Pesello?-
-Stai per caso cercando di corrompermi con la bellezza delle tue carte? Accidentì a te però, sono belle davvero! Beh, dai, facciamoci una partita... non voglio perdermi l'occasione di divertirmi con queste carte d'epoca! Sono davvero stupende!-
-Buongiorno, miei cari allievi! Sono un po' in ritardo, ma c'era lo sciopero dei trasporti... cosa state facendo!!! Giocate a carte?!!! Pesellino, tutto ciò è inaudito!!! Proprio inaudito!!!-
-Si calmi, maestro! Il povero Bombetto...-
-Non inventare scuse! Quale giustificazione puoi darmi per aver giocato a carte invece d'insegnare un po' di filosofia a questo ragazzo con un caro padre che ci paga tutti e due per inculcargli qualcosa in zucca?!-
-E va bene, ho sbagliato! Ma ho provato pena per lui... sembra che abbia dei professori incapaci d'insegnare e che arrivi alle nostre lezioni distrutto psichicamente! Volevo solo tirarlo un po' su di morale...-
-Perché per tirarlo su di morale non ti sei messo a raccontargli una commedia di Aristofane o commentato qualche verso satirico di Gaio Lucilio?! Siamo filosofi noi o giocatori di carte?-
-E chi sarebbero questi due... gli antenati di Crozza?!
-Nessuno può essere paragonato ad Aristofane o a Lucilio... è un sacrilegio!!!-
-Maestro, le sta uscendo una vena dal collo, si moderi! Lo sa che il dottore le ha scondigliato di arrabbiarsi in questo modo... alla sua età può essere pericoloso per il cuore e le arterie.-
-Ebbene, sappi Bombetto che Aristofane, nato nel lontano 450 a.C, era un commediografo che seppe far divertire con le sue commedie generazioni e generazioni di uomini! Sapessi in quanto dopo lo hanno imitato!-
-Anche l'altro era un commediografo?-
-Ah! Lucilio, caro Bombetto, solo tu puoi non sapere che è stato l'inventore della satira moderna! Senza di lui il tuo Crozza non esisterebbe neanche!-
-Ok, mi ha convinto, maestro... inizi pure a raccontarmi qualcosa di divertente.-
-No, dev'essere Pesellino a farlo. Forza, Pesellino, sei il mio aiutante, inizia pure a narrare, magari qualcosa tratto dai versi aggressivi di Lucilio con cui lui smascherava ipocrisie e seminava dubbi attraverso delle sonore risate!-
-Ecco... veramente...-
-Di Lucilio sono rimasti 1370 versi... te ne verrà in mente qualcuno, no?-
-Ecco... veramente... credo di non averli mali letti...-
-Vergogna!!! Oggi è proprio il giorno delle brutte scoperte! Prima lo sciopero dei trasporti, poi tu, mio fido allievo che giochi a carte e adesso mi dici anche che non hai mai letto Lucilio?!!!-
-Maestro, le si sta di nuovo gonfiando la sua vena sul collo... perché invece di arrabbiarsi che le fa male alla salute non si trasforma in Crozza... volevo dire Lucilio e ci delizia un po'?-
-E va bene, sciagurati!  Mettetevi comodi allora perché intendo declamarveli tutti i 1370 i versi di Lucillo e probabilmente faremo notte!-
 
ARISTOFANE