Il taccuino di JEFF 
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NASCITA DELLA CINEMATOGRAFIA 
 
Dai tempi più antichi l'uomo creò con le sue mani immagini per riflettervi i propri pensieri. Fino al Medioevo fu la scultura ad avere il primato di arte più capace di colpire l'immaginazione della gente, dal Cinquecento fino al XIX secolo, sarà invece la pittura a riscuotere più successo, ma essa sarà superata dall'invenzione della macchina fotografica che seppe produrre immagini con una velocità mai neppure supposta prima e con anche (cosa non trascurabile), una riproduzione presa dal vero sbalorditiva. Tuttavia la maggior produzione di immagini lo si ebbe nel XX secolo con lo sviluppo della cinematografia.  
Ad opera dei primi  cineasti della storia, i fratelli Lumière, inventori del proiettore cinematografico Auguste (1862 - 1954) e Louis (1864 -1948), nel 1895 si vedrà in Francia la prima pellicola cinematografica. Si trattò di un evento senza dubbio in grado di cambiare il modo di sognare degli uomini e se è vero che tutto quanto viene costruito è prima sognato da una mente umana, si può capire la grande importanza della nascita della prima pellicola cinematografica.   
Tutto quanto imparato in passato per colpire l'immaginazione e determinare i gusti della gente, si concentrerà da questo momento in poi su questa nuova arte dalla visione perfetta e dalle capacità di seduzione superiori perfino alla fotografia. 
Il cinema fece scuola nell'insegnare come scatenare emozioni. Esso succhiò tutto quanto poteva dalla letteratura, dalla musica, dalla storia umana e da ogni sapere umano, usando i trucchi dell'arte pittorica per risolvere le difficoltà visive iniziali. Da subito si vide l'enorme presa che ebbe sul pubblico, il quale incominciò a creare nuovi miti da emulare, passando velocemente da quelli della mitologia greca-romana a quelli con protagonisti gli attori delle pellicole cinematografiche.  
Spesso sui giornali o in televisione si ricordano ancora i suicidi e le crisi di pianto delle donne chiamate “vedove”, avvenuti dopo la morte dell'ancora rimpianto attore Rodolfo Valentino, e ciò seppure lui lavorasse ad inizio Novecento in un cinema muto, ispirato al movimento pittorico del Preraffaellismo che imponeva espressioni accompagnate da gesti esagerati. 
L'avvento del sonoro permetterà che i movimenti delle figure e le espressioni dei volti, divengano più naturali. La presa sui cuori della gente aumenterà così ancora di più, tanto che gli attori potranno da questo momento in poi, aspirare persino alla carriera politica.