FUCILE A PERCUSSIONE DEL XIX SEC.
Continuamente alla ricerca di meccanismi nuovi per creare delle armi sempre più funzionali, gli scienziati forgiarono sistemi con mercurio, antimonio, fulminato di argento e fulminato di mercurio, i quali ebbero un buon successo, ma a rivoluzionare a fine Settecento lo sviluppo del fucile fu Alexander Forsythe, l'ideatore del sistema a percussione.
Il fucile a percussione ha sul retro della canna avvitato un piccolo cilindro cavo dove, quando si doveva sparare un colpo, vi si sistemava sopra una capsula di rame riempita di fulminato; premendo il grilletto una molla faceva in modo che il martelletto colpisse la capsula d'innesco, la quale scoppiava e trasmetteva fuoco alla carica principale nella canna. Fu questo un meccanismo usato molto a lungo e non solo per i fucili, ma anche per pistole e rivoltelle.
FUCILE A PERCUSSIONE CENTRALE
Il Fucile a percussione centrale venne introdotto nel 1866 con una una piccola modifica: la cartuccia era costituita da un bossolo di ottone nel cui centro vi era uno scodellino di ottone (per questo il fucile fu detto a percussione centrale). Il meccanismo prevedeva che quando il percussore colpiva la capsula, provocava immediatamente l'accensione del fulminato sistemato dentro essa.
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