Il taccuino di ISABEL 
HOME 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA MAGIA DI JACK FROST 
 
Jack Frost è un personaggio nato dal folklore nord-europeo (per gli Inglesi Jack Frost è un altro modo per definire l’inverno) ma il suo nome è noto ai più grazie alla celebre canzone di Natale “The Christmas Song” il cui testo inizia così: 
 
Chestnuts roasting on an open fire, 
Jack Frost nipping at your noise 
(Le castagne arrostiscono su un fuoco aperto, 
Jack Frost ti morde sul naso) 
Si credeva in passato che fosse questo spiritello dell’inverno la causa del gelo, delle bufere di neve e del cambio della stagione dall’autunno all’inverno; lo si pensava munito di tavolozza e pennello sempre intento a colorare le foglie, manti d'erba e vetri delle finestre di un bel bianco color del ghiaccio. D'aspetto lo si immaginava come un vecchio con la barba bianca, oppure come uno folletto dispettoso e portatore del caos (dovuto all’imprevedibilità della stagione invernale). 
Anche L. Frank Baum (scrittore del celebre racconto: Mago di Oz) nel suo libro “La vita e le avventure di Babbo Natale”, lo vide in tal maniera; egli lo descrisse difatti come il figlio del re Gelo che si diverte a pizzicare il naso e i piedi delle persone con il suo ghiaccio. 
Il poeta scozzese Thomas Nicoll Hepburn (1861-1930), conosciuto con lo pseudonimo di Gabriel Setoun, dedicò una poesia a Jack Frost nel 1920 che dice: 
La porta era chiusa, come le porte dovrebbero essere, 
prima che tu andassi a letto la notte scorsa; 
eppure Jack Frost è entrato, si vede, 
e ha lasciato la tua finestra bianco argento. 
 
Deve aver aspettato che ti addormentassi 
e non una sola parola ha detto, 
ma il pennello sui vetri ha passato ed è strisciato 
via di nuovo prima che tu ti svegliassi. 
 
E ora non si possono più vedere le colline 
i campi che si estendono al di là del sentiero, 
ma ci sono cose più belle di queste. 
Le sue dita hanno tracciato ogni lastra di vetro. 
 
Rocce e castelli torreggianti; 
colline e valli, ruscelli e campi; 
e cavalieri in armatura a cavallo, 
con pennacchi ciondolanti e splendenti scudi. 
 
E qui ci sono piccole barche 
e le grandi navi con le vele spiegate al vento; 
e laggiù le fiere palme si agitano 
sull’isola nei mari d’argento. 
 
E le farfalle con le ali vaporose 
e le mandrie di mucche e i greggi di pecore 
e frutta e fiori e tutte le cose 
le puoi vedere quando sei profondamente addormentato. 
 
Strisciando dolcemente sotto la porta 
quando tutte le luci sono spente, 
Jack Frost prende ogni respiro che respiri 
e conosce le cose che pensi 
 
Li dipinge sul vetro della finestra 
con vapore congelato su linee di fata 
e quando ti risveglierai vedrai 
ancora le cose belle che visto in sogno. 
 
Jack Frost è stato di frequente abbinato al Natale e considerato un aiutante di Babbo Natale per via del suo compito di far sopraggiungere l’inverno; del resto era lui che permetteva di vedere le festività natalizie imbiancate e quindi ricche di magica atmosfera. 
E' difficile stabilire se Jack Frost sia stato nel corso dei secoli più amato oppure più odiato: l'inverno con la neve e il conseguente ghiaccio, possono essere considerati una maledizione, specialmente per i più poveri che non avevano la possibilità di scaldarsi adeguatamente.