Il taccuino di CHIRS  
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IL BUSTO DI NEFERTITI 
 
Il nome Nefertiti è stato tradotto come “la più bella o la più bella è arrivata” o ancora “la bella che viene da lontano”
Molti egittologi pensarono che Nefertiti potesse avere origini straniere, ma poi si scoprì che in realtà il suo nome era comunissimo nell'antico Egitto. 
Il 6 dicembre del 1912, l'archeologo Ludwing Borchardt con i suoi aiutanti,  iniziarono gli scavi in un quartiere della città egizia di Tell el-Amarna, l'antica Akhetaton e qui durante gli scavi, essi ritroveranno la bottega di un artista chiamato Tuthmosis; tra le sue opere verrà alla luce anche un busto alto mezzo metro con il copricapo blu (anticamente riservato solo alle regine), in cui si riconosceranno i tratti di Nefertiti, moglie del faraone Amenofi IV (egli si cambiò il nome in Akhenaton), il quale regnò nel XIV secolo a.C.  
La regina era davvero bella. I tratti del suo viso perfettamente proporzionati, furono fatti risaltare dall'artista con una colorazione rosa scuro sulle guance e del rossetto sulle labbra ben delineate. 
Di Nefertiti si sa poco, ma dai bassorilievi dell'epoca si deduce che avesse un posto di grande importanza accanto al marito. Numerose raffigurazioni la ritraggono in atteggiamenti affettuosi con il sovrano per cui fu sicuramente molto amata da Akhenaton.  
Questa regina ebbe sei figlie, ma dopo 14 anni di regno felice, scomparve e di lei non si sa più nulla. Si pensa che possa essere morta oppure caduta in disgrazia agli occhi del faraone, il quale diede poi importanza ad una seconda moglie, Kiya, da cui ebbe due figli maschi. 
La coppia Nefertiti e Akhenaton, diede grande risalto ai riti dedicati al dio Aton che doveva proteggere la famiglia reale e tutto il regno; quando però morì la secondogenita di questi due sovrani d'Egitto, la loro armonia si ruppe per sempre in quanto probabilmente si pensò che il dio avesse abbandonato Nefertiti. Dopo solo due anni dalla morte della amatissima figlia di nome Meketaton, Nefertiti infatti scomparve  senza lasciare nelle raffigurazioni altre tracce di lei. 
Dai reperti archeologi di altri scavi, si deduce che il busto di Nefertiti ritrovato da Borchardt non fu l'unico eseguito, anzi, sembra che la riproduzione seriale piacesse già nell'antico Egitto perché ne sono stati ritrovati parecchi esemplari. 
 
Il dio Aton venerato da Nefertiti 
 
 
 
 
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