IL CURIOSO CASO DI FRANZ XAVIER MOZART 
 
-Devi sapere Pesellino che nell’Ottocento circolarono parecchie voci sulla morte di Wolfgang Amadeus Mozart, il musicista che più il tempo passava, più diveniva famoso. Tra le molte chiacchiere nate nei salotti, si affermava persino che da anziano il compositore Antonio Salieri divenuto cieco, una volta ricoverato in ospedale ammise tranquillamente di aver ucciso il suo rivale. Tra quanti credettero a questa storia vi fu anche il poeta russo Puskin, il quale scrisse il celebre dramma che fece dire a molti: -Se Salieri non uccise Mozart, di sicuro Puskin uccise Salieri.-
-A quanto pare il pettegolezzo può essere alla base di certa letteratura oggi come ieri!-
-Già. Peter Shaffer ampliò poi la vicenda descritta da Puskin e ne fece un dramma teatrale da cui fu tratto anche il celebre film diretto da Milos Forman, dove Salieri dopo essersi mascherato ed aver commissionato a Mozart un Requiem, meditò di ucciderlo per sottrargli la composizione in modo da suonarla al funerale del suo nemico come se fosse stata scritta di suo pugno.-
-Che mente contorta questo Shaffer a pensare una cosa del genere! Tuttavia visto che peggio si pensa sulle persone e più s'indovina, chissà, magari ha proprio visto giusto!-
-In realtà nessuno può dire con certezza che Salieri uccise Mozart. Possiamo solo ipotizzare che essendo un intenditore di musica, Salieri poté intuire la portata delle novità introdotte in musica dal genio austriaco e ne fosse invidioso, ma da lì ad arrivare a compiere un assassinio con del veleno come si suppose, davvero è osare troppo.-
-Beh! Si consoli, maestro, perché solo chi ha qualcosa di speciale può attirare l'invidia cattiva degli altri! Noi due che di speciale possediamo solo dei mutandoni fiorati, per fortuna non correremo mai il rischio di incappare nella foga distruttiva di qualcuno!-
-Vero, Pesellino! Com'è vero anche che il povero Mozart non aveva vicino solo Salieri di sospetto, ma anche la sua cara mogliettina Constanze. Questa donna gli fu tanto “devota” da farlo seppellire in una fossa comune. In ogni caso essendo spariti grazie a lei i suoi poveri resti umani, non si potrebbe più compiere oggi nessuna indagine scientifica su questo grande compositore. Io comunque sulla innocenza di Salieri potrei anche giurare, in quanto ai suoi tempi fu sempre molto più famoso del giovane Mozart nel campo della musica e guadagnava anche molto più di lui.-
-Questa volta concordo con lei. I soldi sono sempre l'unico motivo che spinge gli uomioni a odiare qualcuno fino ad arrivare a strangolarlo con le proprie mutande.-
-Secondo il romanzo di Puskin era solo il sentirsi inferiore di talento la spinta emotiva che lo faceva smaniare di vedere Mozart morto, ma è una ipotesi che non regge! C'è poi lo caso strano del figlio di Mozart, il quale dopo la morte del padre, studiò presso Salieri. Già, l’ultimogenito di Mozart (dei sei figli avuti da Costanze solo due diventarono adulti), Franz Xaver Wolfgang Mozart, divenne un bravissimo allievo proprio di Salieri. Certo in molti potrebbero sostenere che Costanze non essendo dotata di grande intelletto, seppure Salieri fosse stato l’assassino di Amadeus, lei non lo avrebbe mai neanche sospettato e pertanto non ci sarebbe da sorprendersi se diede comunque il figlio per la sua istruzione musicale nelle mani del rivale del marito. Tuttavia non penso che Salieri avrebbe accettato il figlio di Mozart come allievo se fosse stato colpevole!-
-Ora i dubbi mi ritornano! E' strano che lo abbia accettato anche solo essendo il rivale del padre! Non riesco a credere che Franz fu un allievo come un altro per Salieri! Intendeva forse rimediare al male fatto a Mozart occupandosi del figlio? Oppure voleva rovinare il ragazzo per distruggere tutta la sua discendenza? Non escluderei neppure che desiderasse far odiare Amadeus a Franz per rovinarne la memoria.-
-Ma no, Pesellino! Franz Mozart non avrebbe avuto la venerazione che ebbe per il padre se il suo maestro lo avesse istigato di continuo contro di lui. Pur divenendo compositore, direttore d’orchestra e insegnante a sua volta, sappi che Franz visse sempre all’ombra del successo del grande Amadeus e persino sulla sua lapide fu scritto:« Che il nome di suo padre sia il suo epitaffio, giacché la sua venerazione per Mozart fu l'essenza della sua stessa vita. »-
-Se lo dice lei! Ma Franz venne sempre descritto come un uomo dal carattere chiuso in se stesso, timido, timoroso e sempre pronto a sottovalutarsi. Che Salieri abbia contribuito a formare questo tipo di carattere per vendetta? Il giovane allievo può aver infine compreso la vera natura del suo insegnante e preso ad amare comunque il padre che poté conoscere poco.-
-Ora Pesellino, sei tu a mostrare una mente contorta! Se vuoi saperlo nel raggruppare notizie sulla vita di Mozart, ci si trovano più motivi per il genio austriaco di desiderare la morte di Salieri che non il contrario, ma la ricerca di emozioni romantiche avvenuta nell’Ottocento, volle distruggere il fortunato uomo dalla vita lunga per favorire lo sfortunato dalla vita breve e senza dubbio, ci riuscì.-
-Sarà, maestro! Comunque il dubbio che Salieri fosse invidioso e vendicativo a me rimarrà per sempre!-